Quando si capisce il valore delle cose? Purtroppo, spesso, quando non le si hanno piu`. E delle citta`? Quando si percepisce il valore di dove si vive?
Sono andata via da Milano, mia citta` per 25 dei miei allora 27 anni, nell` ottobre 2007, un`offerta di lavoro a Londra, "...parto ma sto via solo un paio d`anni, seguo un`opportunita` di lavoro..." poi tre anni, "ma torno!", non si rinuncia cosi` al marocchino e al corriere alla mattina, al tuo barista, al Duomo e all`"ape" in Corso Sempione..., a poter vedere i propri genitori e amici di una vita quando si vuole (i genitori!! quanto valgono? Non esiste valore per loro, troppo alto! Ripenso a come mi hanno salutata a Malpensa quel 5 Ottobre di 8 anni fa, sapevano molto piu` di quanto sapessi io...) poi un nuovo ruolo, poi incontro il mio vicino di casa a Notting Hill, ci spostiamo a Zurigo...and the rest is history.
Nuovo ruolo in una grande azienda, ci sposiamo, arrivano cost center nr 1 e cost center nr 2 (thanks Mrs Moneypenny), rispettivamente 3 anni e 7 mesi e, lo sappiamo, la prospettiva cambia e per ora Milano e` casa, anche se non quella dove vivo, ed e` un "energy top up" dove tornare una volta al mese. Chi l`avrebbe mai detto che sarei dovuta andare via per poterla apprezzare cosi` tanto?
Ma Lei, Lei rimane sempre nel cuore. Anzi. Sara` che il passato in qualche modo si idealizza, sara` che da lontano sembra ancora piu` bella.... Insomma noi italiani a volte abbiamo nel DNA quello che gli inglesi chiamano "whining", pagniucolare, lamentarsi di continuo ignorando i lati positivi della faccenda. E invece, specialmente quando si tratta di Milano, dobbiamo ricordarci che una citta` del genere non "capita", una citta` cosi bella, cosi europea, che nel giro di pochi decenni e` passata da "industriale e grigia" a capitale della moda, del design, della vita si` dolce ma produttiva, una citta` che ad oggi sta al passo con le altre grandi capitali europee, da Parigi a Francoforte a Vienna, una citta` cosi` la si crea giorno per giorno. Milano da` lezioni di vita alle cugine europee, fine e silenziosa.
Il due maggio 2015, ventimila cittadini sono scesi nelle strade con lo slogan "Milano non si tocca", hanno dedicato la loro domenica a pulire la loro citta` dopo i danni dei No Expo all`apertura del 1 maggio 2015. Che esempio di civilta`, che orgoglio. Siamo il fiore all`occhiello di un` Europa che inizia a muovere solo adesso i primi veri passi.
Quali altre citta` avrebbero dato questo esempio di umilita` e orgoglio? Da cittadina italiana ed europea, credo, nessuna.
Ecco due articoli interessanti di repubblica e del corriere. Cara Milano, ci vediamo nel weekend, i miei bimbi, anche se meta` tedeschi e svizzeri di nascita, devono sentirsi a casa anche nelle tue strade. Riconoscere i tuoi tesori, il tuo ritmo e la tua storia.
Il mio piccolo treenne durante la nostra ultima colazione al bar lo scorso ottobre, ha ordinato un "mini cappuccio e briosche please", mission accomplished?
M.
P.S. 32 reasons to never visit Milan - Milan in the middle of the future - FT: the city reinassance