All’inaugurazione del nuovo presidente di estrema destra del Brasile, Jair Bolsonaro, all’inizio di gennaio, una folla di suoi sostenitori intonò un inno particolare. Non era tifo per Bolsonaro o il suo compagno di corsa o il loro partito: intonavano i nomi delle piattaforme di social media, “Facebook!”, “Whatsapp!” urlava la folla.
Stavano accreditando le piattaforme con la vittoria del loro uomo, e non a torto.